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Rabarbaro

Pianta “Rheum species”

Il rabarbaro è pianta erbacea antica, originaria dalla Cina, e pare venisse coltivato in Asia già 2700 anni prima della nascita di Cristo; solo 250 anni or sono gli inglesi scoprirono che il rabarbaro era anche commestibile. Se ne utilizzano le coste, unica parte commestibile dal sapore amarognolo, in quanto le foglie sono tossiche mentre la radice è un alimento prezioso in fitoterapia e medicina. Il rabarbaro è un ortaggio primaverile e viene utilizzato fresco, in cucina, da aprile a fine maggio come ingrediente prezioso per preparare ottime confetture, per far esaltare i sapori di alcuni piatti, o da candire. Qualche gambo di rabarbaro, aggiunto alle fragole con cui si prepara la marmellata, ne esalta decisamente il sapore che tenderebbe a risultare troppo dolce; infatti, è un alimento versatile e utile per bilanciare i sapori e, all’estero, è molto usato in cucina anche per piatti salati.
Il rabarbaro si trova in commercio anche essicato, in polvere, nelle erboristerie. Il suo nome deriva dal latino reubarbarum che significa radice barbara (cioè radice straniera) perché non veniva consumata in Occidente. In Italia è famoso il liquore a base di Rabarbaro, ottimo come digestivo o aperitivo.

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/rabarbaro.html