Le fave sono una leguminosa, detta anche la carne dei poveri, che si trovano in commercio fresche in primavera,
secche tutto l’anno.
Le fave fresche primaverili sono ottime fino a Giugno e si possono consumare, crude, condite con olio e abbinate a
salami o pecorino; nella tradizione romana sono immancabili le fave fresche con il pecorino sulle tavole o nei pic nic dei
romani per festeggiare il 1° Maggio.
Originarie dell’Asia minore, le fave si sono poi propagate in tutta Europa fino dall’età del bronzo e del ferro.
Le fave sono ricche di proteine, ferro (ne contengono di più delle uova), fibra, sali minerali e fra i legumi sono i meno
calorici.
Mangiare le fave può evidenziare e provocare una grave forma di anemia, abbastanza rara ma molto importante, che si
chiama favismo: una vera e propria forma di anemia dovuta al deficit genetico dell’enzima glucosio-6-fosfatodeidrogenasi,
che serve a proteggere i globuli rossi dallo stress ossidativo.
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