Le fave sono una leguminosa, detta anche la carne dei poveri, che si trovano in commercio fresche in primavera, secche tutto l’anno.
Le fave sono ricche di proteine, ferro (ne contengono di più delle uova), fibra, sali minerali e fra i legumi sono i meno calorici. Le fave secche si usano per preparare degli ottimi purè, minestre, zuppe. Le fave secche sono in vendita tutto l’anno, sgranate e a volte private della buccia che risulta esser dura; se vendute prive della pellicina non richiedono ammollo.
Le fave secche sono un alimento base per molte ricette dell’Italia centro meridionale e si abbinano in piatti a base di carne di maiale, pancetta o lardo, o ad erbe aromatiche.
Esistono poi svariate ricette per le preparazioni cremose che derivano dalla polenta morbida consumata in epoca romana dalla plebe: la cosiddetta puls fabata.
Le più tipiche ricette con le fave sono il “macco” (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata) e la ”incapriata” che unisce al purè di fave la cicoria lessata e, soprattutto in Puglia è più conosciuta come “cicoria e fave”.
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