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Crauti

Brassica oleracea varietà capitata (Cavolo cappuccio)

Il cavolo cappuccio, di colore bianco, rosso o viola, è formato da foglie spesse, sovrapposte l’una all’altra, che formano una palla molto compatta e possono essere lisce o ricce.
Il cavolo cappuccio oggi viene coltivato principalmente in Russia, Corea del Sud, Cina, Giappone, Polonia e in Italia,
dove lo possiamo trovare dal mese di maggio fino al mese di ottobre.
Il cavolo cappuccio si deve presentare pesante e ben compatto: le foglie devono essere lucide, croccanti e di un bel colore vivo, non deve presentare macchie o ammaccature e si può conservare in frigorifero, dopo l’acquisto, anche per
due settimane.
Il cavolo cappuccio può essere gustato crudo in una deliziosa insalata ottimo da solo o insieme a carote, patate; può inoltre essere consumato cotto, stufato, brasato, saltato in padella, cotto al vapore o farcito con riso oppure carne.
In Italia, con il nome di crauti, si identifica anche una conserva di cavolo cappuccio le cui foglie sono tagliate a piccole strisce e sottoposte a fermentazione lattica naturale con aggiunte di sale da cucina, pepe e aromi che conferisce ai crauti il tipico sapore deciso e un po’ aspro.

Elaborazione da fonti varie