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Castagne

Frutto del castagno Castanea sativa

La castagna, tonda da un lato e piatta dall’altro, ha una buccia resistente color marrone e la polpa chiara ricoperta da una pellicola rosso-bruna. Per secoli le castagne hanno rappresentato la principale fonte alimentare delle popolazioni montane durante l’autunno e l’inverno, dette per questo anche “pane dei poveri”. La castagna è uno dei pochi frutti che può essere ancora definito come “frutto naturale”: il suo riccio, infatti, la “protegge” dai trattamenti chimici rendendo così la sua produzione agricola una produzione biologica. L’Italia conta la maggiore superficie di castagneti in Europa, con circa 800.000 ettari. Le castagne possono essere utilizzate nella preparazione di varie pietanze o vengono consumate direttamente, sia bollite in acqua e sale sia cotte in apposite padelle forate, prendendo il nome di caldarroste. Vengono anche utilizzate per la preparazione di dolci, e confetture tra cui la crema di castagne che è un prodotto molto dolce e che può essere consumata da sola, insieme alla ricotta o allo yogurt, per preparare dolci al cucchiaio, come ripieno per le crepes; dalle castagne essicate si ricava la farina con cui poi si prepara il castagnaccio, le frittelle di castagne, crepes, mousse, polenta.

Tratto da: http://www.alimentipedia.it/castagna.html
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